Tra i cognomi italiani Simone è molto diffuso in regioni meridionali come Calabria, Puglia e Campania ed è altrettanto presente, anche se in misura minore, anche nel Lazio, in Lombardia ed in Trentino. Attualmente sono circa 5000 persone nella penisola a portare questo cognome.
La storia del nome ci rimanda anche alle sue varianti, che sono numerose e legate in particolare a determinati ceppi regionali: così, ad esempio, mentre Simoncelli è originario di Campania e Lazio Simon è tipico del Veneto, Simonazzi si trova maggiormente in Emilia Romagna e Simonici in Toscana, Marche ed Umbria.
L'origine del cognome rivela le sue prime tracce nella Roma del 1500 dove viveva il cardinale Hieronymus Simoncellus, ma anche all'Università di Perugia dove sono presenti sia l'abruzzese Octavius Simoncellus abruzzese che il marchigiano Petrus Simon Simoncellus.
L'etimologia di Simone lo lega direttamente all'antico nome ebraico "Sim'ôn" che vuol dire "Dio ascolta": questo appellativo che veniva usato in passato in riferimento ad una o più persone si è esteso poi ad interi gruppi familiari secondo il tipico fenomeno del patronimico fino a trasformarsi in un vero e proprio cognome. Nella variante De Simone, invece, il significato e le origini del cognome sono direttamente collegate a quelle della famiglia nobile dei Signori della Rocca di Simon, nel Ducato d'Angiò, che nel 1200 si trasferì dalla Francia in Sicilia.
Nell'araldica dei cognomi sono presenti diversi stemmi collegati a Simone ed ai suoi derivati: se ne conservano ancora oggi alcune tracce, soprattutto in riferimenti a famiglie di nobili e notabili.