L'origine del cognome Moretti sembra da ricercare nel Medioevo, pare infatti che la storia nome risalga al nome Morus, difatti si trova già in uno scritto, risalente al 1400 circa, la citazione " ... quondam Comini dictus Moreto de Herbusco...". Vediamo qual è il significato e le origini del cognome Moretti. La sua etimologia deriva da Mori, dal latino Morus che si sviluppò dalla parola maurus, un termine utilizzato per indicare gli abitanti della Mauretania, regione del Nordafrica, che fu, in antichità, una provincia romana. Visto che le tribù berbere avevano carnagione e capelli scuri, in seguito il termine moro è passato, nell'uso comune, ad indicare persone di carnagione o capigliatura scura. La stessa etimologia va riferita anche per molti altri cognomi simili quali: Morettini, Moretto, Morucci, Moruzzi, ma anche Morello, Morelli, Morin, Morini, Morino, fino ad arrivare a Moratti. Moretti è un cognome molto diffuso, è infatti uno dei cinquanta cognomi italiani più numerosi, il cognome, presente un po' in ogni regione Italiana, conta il maggior numero di persone che portano questo cognome in Lombardia, ma è comunque molto diffuso anche in altre regioni, in particolare: Emilia Romagna, Toscana e Lazio.
Il cognome Morettini, invece, con la stessa origine di Moretti, è più diffuso in Italia centrale, specialmente nelle Marche ed in Umbria.
Per quanto riguarda l' araldica cognomi, in Lombardia, si ha traccia di una nobile famiglia di un tal Giuseppe Moretti, probabilmente un mercante, come anche i suoi figli Giambattista e Pietro. In Piemonte c'erano diverse famiglie nobiliari che avevano il cognome Moretti, tra questi si annoverano i baroni di Santa Giulia e Niosa, e i Moretti originari di Pancalieri, una nobile famiglia, di cui si hanno memorie già dal sedicesimo secolo.
Il cognome Moretti, figura tra quelli dei nobili fiorentini, Luigi Moretti, cavaliere di Santo Stefano, fu ammesso tra la nobiltà fiorentina nel 1818, indicato come "Moretti di Napoli", visto che padre Piero Silvestro Moretti era un negoziante trasferitosi a Napoli nel XVIII secolo. Sul suo blasone, dove viene raffigurato un monte di tre cime color d'oro, è presente una testa di moro sormontata da tre stelle a sei punte.