Origini del cognome Bevilacqua

Nella giungla dei cognomi italiani - pare che ce ne siano ben oltre trecentomila - Bevilacqua, per quantità, occupa il 256° posto. Il significato e le origini del nome parrebbero evidenti. La storia del nome, infatti, sembrerebbe partire dal Medioevo, durante il quale, probabilmente, Bevilacqua veniva utilizzato ironicamente come soprannome appiccicato a qualche spudorato amante del buon vino e delle abbondanti bevute. A rafforzare questa etimologia, in uno scritto del 1050 si legge la frase "Gregorius qui dicitur bibit aquam".

L'origine del cognome sembrerebbe senese, ma, per fare un po' di araldica di cognomi, alla nobile famiglia Bevilacqua, originaria del Trentino, apparteneva un tal Guglielmo che nel 1300 fu vassallo del Vescovo di Verona; nello stemmario italiano, denominatore comune degli stemmi della famiglia sono grandi ali d'uccello su sfondo rosso.

In Friuli, molti Bevilacqua di origine slovena, in realtà, si chiamavano Vodopivec, che, in quella lingua, ne è l'esatta traduzione. Durante gli anni venti, in piena era fascista, essi furono costretti ad italianizzare il loro cognome, che ad oggi è diffuso più o meno in maniera capillare in tutto il territorio nazionale: in cima c'è il Veneto, seguito da Lombardia, Lazio, Campania, Piemonte e Puglia.

Curiosità: Bevilacqua è anche un piccolo comune italiano (1.852 abitanti) in provincia di Verona.
Numerosi i personaggi famosi che portano questo cognome: lo scrittore e regista cinematografico Alberto, il conduttore della storica trasmissione Rai Sereno variabile, l'ex saltatrice in alto Antonella e la giovane attrice Giulia.

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