L'origine del cognome Fava e la sua etimologia rivela l'appartenenza al mondo contadino o potrebbe essere legato a aneddoti o storielle popolari che hanno come protagonisti dei contadini e i verdi legumi omonimi, le fave.
Diffuso soprattutto al nord, in particolare in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, il cognome Fava può comunque essere considerato a buon diritto un panitaliano fra i cognomi italiani, essendo presente su tutto il territorio nazionale. Sono infatti 3248 le persone che portano questo cognome, la regione con meno persone a portare questo cognome è la Basilicata, in cui esiste un'unica persona a portalo.
La storia del nome Fava è documentata in una testimonianza scritta risalente al 1400, in cui viene menzionato Giovannino Fava de Alladio, che all'epoca fu sindaco del comune piemontese di Alba. Il significato e le origini di questo cognome, oltre al filone del mestiere, potrebbero essere ascritte anche al filone di un toponimo ovvero un luogo di provenienza: è il caso del ceppo siciliano, che molto probabilmente è legato al territorio di Favara, da cui deriva anche l'omonimo cognome. In Sicilia sono 166 le persone a portare il cognome Fava, ma sono largamente diffuse anche le sue varianti.
Nell'araldica dei cognomi, molto importante nella storia d'Italia e degli uomini illustri fu Aliprando Fava da Brescia, che fu podestà ad Alessandria fin dal 1193, successivamente a Torino e, fra il 1228 e il 1229, nelle importanti città di Milano e Bologna, dove raggiunse l'apice della sua carriera politica. A lui si deve la messa in funzione del Tribunale dell'Inquisizione a Milano, attivato nel 1228 contro gli eretici. La storia dei blasoni e dei cognomi illustri indica i Fava come marchesi e patrizi, il cui gonfalone è caratterizzato da tre stelle nella parte superiore e sotto tre cime sormontate da un baccello di fave.